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BURROUGHS, William Seward

di Biancamaria Tedeschini Lalli - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
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BURROUGHS, William Seward

Biancamaria Tedeschini Lalli

Scrittore statunitense, nato a St. Louis, Missouri, il 15 febbraio 1914. Ha vissuto a Londra, Parigi, Tangeri e soggiornato in America centrale e nelle regioni amazzoniche del Sud America. È stato uno degli esponenti più noti della rivolta e della letteratura hipster e ha riguardato con interesse, anche se da qualche distanza, l'esperienza beat di A. Ginsberg e di J. Kerouac, apparendo anzi in uno dei romanzi di quest'ultimo nelle vesti di personaggio principale. B. ha vissuto per lunghi anni immerso nel mondo della droga, producendo una letteratura di profonda ribellione metafisica. Junkie: Confessions of an unredeemed drug addict (intitolato Junk in una prima stesura, tr. it. Milano 1962) fu pubblicato nel 1953 sotto lo pseudonimo di W. Lee e poi ristampato sotto il suo vero nome nel 1968. Si trattava di "un resoconto più o meno giornalistico delle esperienze di un drogato, che tuttavia va molto più in là della cronaca sensazionalistica e riesce a offrire una versione autenticamente macabra dell'inferno". Nel 1957 decise improvvisamente di sottoporsi a Londra a una cura di disintossicazione di cui divenne poi ardente sostenitore.

Fu Naked lunch (1962; trad. it. Milano 1964), che J. Ciardi definì "un montaggio surrealistico di scene ed allucinazioni drammatiche", a dare il via a una polemica estremamente vivace sulla figura letteraria del Burroughs. La sua opera divenne oggetto di "lodi sperticate e attacchi isterici" da parte di personaggi emblematici della scena culturale americana e inglese come N. Mailer e M. McCarthy da una parte e D. E. Sitwell dall'altra. B. ha spesso sostenuto che gran parte della sua opera è un dettato diretto di Hasan-ī-Sabbah fondatore della cultura Ismaili dell'11° secolo, integrato dalla propria tecnica di cut-ins e fold-in (vale a dire di ritaglio e montaggio) per cui le pagine vengono scelte a caso, tagliate e giustapposte ovvero piegate nel senso della lunghezza e avvicinate ad altre pagine similmente piegate. A questo punto B. riorganizza e ricompone versi e linee fino a raggiungere effetti soddisfacenti per la composizione delle sue "immagini senza parole" o "blocchi assocativi".

Lo scopo di tutto ciò sarebbe quello di fuggire un mondo fatto di parole e forse scoprirne un altro. Nell'ottica di B. la macchina della morte può solo essere distrutta "distruggendone la logica, il logos". Ora se è vero che in questa programmatica distruzione del logos B. spesso rischia di perdere o alienarsi i suoi lettori è altrettanto vero che il suo 'umore nero', la sua satira impietosa distaccata e spinta oltre le soglie della patologia riescono a investire con una violenza espressiva di grande efficacia tutto ciò che "è falso, primitivo e malato nella vita americana: gli abusi di potere, il culto dell'eroe, la violenza insensata, l'ossessione materialistica, l'intolleranza e le molte forme di ipocrisia".

Con l'opera relativamente più recente (The soft machine, 1961, trad. it. Milano 1965; The ticket that exploded, 1962; Nova express, 1964, trad. it. Milano 1967) il dramma poetico di B. si sposta nell'ambito dell'avventura intergalattica. Da ricordare ancora: The wild boys, New York 1971 (trad. it. Milano 1973).

Bibl.: M. Klein, After alienation, New York 1962; A. Kazin, Contemporaries, Boston 1962; Recensioni e polemiche del Times literary supplement in tutti i numeri dal 14 nov. 1963 al 30 genn. 1964; F. Binni, Narrativa americana degli anni sessanta, Torino 1974.

Vedi anche
Bowie, David Nome d'arte del cantante e compositore inglese David Jones (Londra 1947 - New York 2016). Dopo una iniziale attività di sassofonista, dagli anni Settanta si è affermato nel campo della musica rock prima in Inghilterra, quindi a livello internazionale. Alla fine degli anni Ottanta ha avviato una riedizione ... surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario a quello artistico, al teatro, al cinema. Le origini Negli anni drammatici seguiti alla conclusione del Primo ... droga In farmacologia, ogni prodotto naturale, vegetale o animale, contenente uno o più principi attivi (alcaloidi, glicosidi, saponine, oli essenziali, sostanze amare, purgative, aromatiche ecc.) e che pertanto, opportunamente preparato e conservato, trova indicazioni terapeutiche o sperimentali. Delle numerose ... satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano o discordano dalla morale comune (e sono perciò considerati ...
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Vocabolario
william
william 〈u̯ì-〉 s. f. [propr., forma appositiva di pera william (e del meno com. pero william), dal nome del vivaista ingl. R. William che nel 1816 la presentò alla Società Orticola di Londra]. – In frutticoltura, una delle cultivar di pero...
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