SAROYAN, William
Scrittore americano di origine armena, nato a Fresno (California) il 31 agosto 1908. Ha partecipato come soldato semplice alla seconda Guerra mondiale.
Suo principale studio è evitare ogni forma di espressione letteraria. Questa tendenza al parlato, derivata da G. Stein, egli spinge fino al punto da farne una espressione letteraria alla rovescia, allo stesso modo che il suo porsi dinnanzi alla realtà senza alcuna personale posizione interiore degenera in un atteggiamento.
Questo atteggiamento e la sua programmatica fedeltà all'associazione spontanea producono una forma di disintegrazione artistica, sensibile soprattutto nelle novelle: The daring young man on the flying trapeze and other stories, 1934; Inhale and exhale, 1936; Three times three, 1936; The gay and melancholy flux, 1937; Little children, 1937; Love, here is my hat, 1938; The trouble with tigers, 1938; Peace, it's wonderful, 1939; Saroyan's fables, 1941, spesso formate da non più che impressioni di carattere diaristico. Né maggiore organicità narrativa si trova nei romanzi: My name is Aram, 1940, trad. ital. Milano 1947; The human comedy, 1942, ridotto anche per lo schermo. Le pagine migliori, come le migliori novelle, danno un'impressione di freschezza e immediatezza e di umana simpatia. Il teatro s'intona con questa fisionomia, che rimane volontariamente sempre sull'orlo della buffonata, e si fonda soprattutto su un elemento di sorpresa che può essere anche una voluta delusione. Di queste opere drammatiche si citano: My heart's in the Highlands, 1939; The time of your life, 1939; Love's old sweet song, 1939; The beautiful people, 1941; Across the board on tomorrow morning, 1941; Jim Dandy, 1941; Get away, old man, 1944, ecc. Scelte di novelle tradotte in italiano: Che ve ne sembra dell'America?, Milano 1940; La maniera di esser vivi, ivi 1945; Sono il tuo mondo?, Milano-Roma 1947.
Bibl.: H. Hatcher, William Saroyan, in English Journal, marzo 1939, pp. 169-77.