PAINTER, William
Novelliere inglese, nato nel 1540 (?), morto a Londra nel 1594. Studiò a Cambridge; tenne poi un impiego governativo.
È noto per la sua compilazione The Palace of Pleasure (Il palazzo del piacere), in due volumi, 1566-67, raccolta di novelle attinte alle fonti più disparate: Livio, Erodoto, Aulo Gellio, Plutarco, Margherita di Navarra, ma soprattutto ai novellieri italiani: Boccaccio, Bandello, Straparola. Da lui i drammaturghi elisabettiani attinsero la loro immagine dell'Italia del Rinascimento, piena di splendori e di sangue, di magnificenza e di corruzione. Le sue novelle italiane fornirono l'intreccio a varî drammi di Shakespeare (il Romeo e Giulietta non direttamente; il Tutto è bene quel che finisce bene da una novella del Boccaccio riferita dal Painter), di Webster, Marston e Massinger (v.).
Ediz.: A cura di J. Jacobs, Londra 1890, voll. 3; di H. Miles, ivi 1930, voll. 4.