OGILVIE, William
Economista inglese, nato presso Elgin nel 1736, morto ad Aberdeen il 14 febbraio 1819. Dopo avere studiato a Glasgow e a Edimburgo sotto la guida di A. Smith e A. Ferguson e aver visitato la Francia e l'Italia in qualità di precettore di Alessandro, 4° duca di Gordon, fu professore di filosofia e umanità al King's College di Aberdeen dal 1762 al 1817. Precursore del collettivismo agrario, basandosi sulla dottrina del diritto naturale e sulla teoria del valore di Locke, propugnò una riforma tendente a trasformare i braccianti in piccoli proprietarî fondiarî e l'adozione di un'imposta sulla terra, destinata ad assorbire la rendita.
Il suo trattato An essay on the right of property in land with respect to its foundation in the law of nature, its present establishment by the municipal lazrs of Europe, and the regulations by which it might be rendered more beneficial to the lower ranks of mankind (pubblicato anonimo, forse in Aberdeen, nel 1782, ristampato nel 1838 e, sotto il titolo Birthright in land, nel 1891, con cenni biografici a cura di D. C. Macdonald) ebbe notevole influenza su W. Godwin (cfr. Enquiry concerning political justice, 3a ed., 1798, pp. 459 e 515).