Figlio naturale (m. Marlborough 1226) di Enrico II, sposò (1198) l'erede di William 2º conte di S., di cui ereditò il titolo. Sotto Giovanni egli fu uno dei fedeli del re, suo fratello, di cui comandò le truppe nelle spedizioni in Irlanda e nel Galles (1210-12), e fu accanto al re durante il periodo della scomunica. Nel 1213 comandò la flotta inglese che distrusse le navi di Filippo II di Francia a Gand, e mandò a monte la minacciata invasione dell'Inghilterra. Fu tra i capi della spedizione contro Filippo l'anno successivo, e fu fatto prigioniero. Di ritorno a Londra, non partecipò alle trame dei baroni, ma a Runnymede consigliò al fratello di concedere la Magna Charta (1215). Ma, dopo lo sbarco di Luigi VIII di Francia, passò dalla parte di questo; poi, per influenza di H. de Burgh, si volse verso Enrico III (1217), e rimase poi sempre schierato con il sovrano inglese.