LENTHALL, William
Uomo politico inglese, nato a Henleyoon-Thames nel giugno 1591, morto il 3 settembre 1662. Fece i suoi studî a Oxford, senza conseguire i gradi accademici e dal 1633 esercitò l'avvocatura. La sua rinomanza cominciò quando da Carlo I fu scelto quale speaker del "lungo" parlamento (1640). Fu oratore del parlamento durante la rivoluzione puritana, e ne rappresentò lo spirito e l'opera durante tutto il periodo della guerra civile. A lui sono dirette le lettere di Cromwell dal campo, nelle quali si riferisce l'andamento della guerra. Mantenne il suo ufficio senza interruzioni fino al 1647, quando cominciò la lotta tra il parlamento e l'esercito. Cacciato di seggio il 26 luglio, fu rimesso in carica pochi giorni dopo dal Fairfax e vi rimase fino al 20 aprile 1653, quando fu sciolto dal Cromwell il "lungo o parlamento. Rigido difensore dei diritti del parlamento inglese, il L. ne simbolizzò l'indipendenza e fino a quando il sovrapporsi dell'elemento militare portò il governo dell'Inghilterra nelle mani di Cromwell, il L. fu virtualmente il capo del governo essendo esso rappresentato dal parlamento. Dopo lo scioglimento dei successivi parlamenti il L. divenne membro del Consiglio del Lord Protettore, ma apparve sempre una figura di secondo piano e non partecipò mai in modo decisivo agli avvenimenti del suo tempo. I suoi poteri vennero grandemente accresciuti dopo la caduta del figlio di Cromwell e il L., che non aveva mai rinunciato alle sue îdee monarchiche, ne profittò per preparare la restaurazione dinastica. In relazione con il Monk, ne sostenne l'azione. Tuttavia fu escluso dall'amnistia (11 giugno 1660) e solo l'intervento del Monk lo salvò, senza potergli evitare, però, la proibizione di esercitare pubblici uffici.