KELLY, William
Ingegnere, nato a Pittsburgh il 21 agosto 1811, morto a Louisville nel Kentucky l'11 febbraio 1888. Frequentò l'università di Pittsburgh, occupandosi specialmente di chimica e di metallografia, con intenzione di darsi alla siderurgia. Dopo essere stato qualche tempo nel grande commercio di prodotti ferrosi, in unione al fratello John K. e al suocero Mac Shane, acquistò, insieme col fratello, una ferriera a Eddyville, con uniti 56 kmq. di foresta e di terreno con miniere. Costruì un nuovo forno a 10 km. da Eddyville in vicinanza della foresta e vi trattò da principio il minerale di superficie: esaurito questo, cercò di utilizzare quello profondo, ma la ganga silicea ne impediva la fusione negli alti forni di quell'epoca, soffiati con vento freddo. Questa circostanza, la scarsità di carbone di legna e il desiderio di ricavare direttamente l'acciaio dalla ghisa, lo portarono a ideare il convertitore e quel processo che egli chiamò "processo pneumatico per la produzione dell'acciaio". Gli Americani gli attribuiscono perciò il merito d'avere trovato il processo Bessemer, e infatti quando quest'ultimo richiese il brevetto americano nel 1856 non l'ottenne se non per il convertitore girevole. K. non aveva fatto brevettare l'invenzione, anche perché non sempre il risultato dell'operazione era perfetto: ricercò e ottenne il brevetto americano solo dopo la richiesta di Bessemer. Il panico del 1857 lo costrinse a vendere la ferriera di Eddyville: ma ben presto si riprese. Socio con grandi industriali, aiutato da Daniel J. Morrel, direttore della ferriera Cambria, poté migliorare il suo procedimento, che fu adottato dalla Kelly Pneumatic Process Co., nelle acciaierie di Wyandotte; la partecipazione che il K. vi ebbe lo arricchì assai.
Bibl.: J. N. Boucher, W. K., Greenburgh 1924.