AINSWORTH, William Harrison
Romanziere popolare inglese, nato a Manchesier nel 1805, morto a Reigate nel 1882. Volle prima far l'editore; ma poi, incoraggiato dal benevolo giudizio dato da Walter Scott del Sir John Chilverton (1826), cercò - e trovò - la sua fortuna nello scriver romanzi. E ne scrisse una serie interminabile, di cui i più celebri sono Rookwood (1834) e Jack Sheppard (1839), romanzi criminali ispirati alla maniera della Radcliffe, Crichton (1837), The Tower of London (1840), Old St. Paul's (1841) e Windsor Castle, romanzi storici alla maniera di Walter Scott e di Victor Hugo. Ebbe fertile e vivace immaginazione e abilità di scrittore e successo vastissimo. Riscosse alti onorarî, che nel 1853 gli permisero di acquistare il New Monthly Magazine; e nella sontuosa casa che aperse a Londra il suo salotto fu frequentato anche da Dickens e da Thackeray. Fu tradotto in tutte le lingue; e anche in Italia fu molto letto fra il 1850 e il 1870.
Bibl.: S. M. Ellis, W. H. A. and his friends, voll. 2, Londra 1911