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GOLDING, William

di Rosario Portale - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)
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GOLDING, William

Rosario Portale

Romanziere e saggista britannico, nato a St. Columb Minor (Cornovaglia) il 19 settembre 1911. La sua carriera letteraria inizia nel 1934 con Poems, una raccolta di poesie definita da lui stesso "cosa povera e modesta"; ma è nel 1954 che si afferma con Lord of the flies (trad. it., 1958), un romanzo divenuto ben presto un classico, tradotto in moltissime lingue e adattato per lo schermo da P. Brook nel 1963.

In quest'opera, che s'inserisce nel filone letterario inglese del mito dell'isola deserta civilizzata da uomini evoluti, G. capovolge il cannocchiale e ci presenta una storia dai risvolti tragici in cui parabola e mito, favola e storia, satira e utopia, filtrati attraverso una fitta, minuziosa ragnatela di metafore e simboli, gli servono per illustrare la condizione umana di oggi.

L'immanenza del male, l'irresistibile tendenza al peccato, la penosa grettezza dell'umanità, la degenerazione, il contrasto tra fede e scienza, tra fede e ragione, sono i temi che con varie sfaccettature, compassione e inquietudine tutte personali, si esplicitano anche nella produzione successiva: in The inheritors (1955; trad. it., Uomini nudi, 1958), spietata immagine dell'homo sapiens; in Pincher Martin (1956; trad. it., La folgore nera, 1963), storia di un individuo senza remore morali teso solo a carpire quanto di più caro posseggono gli altri e nello stesso tempo vittima del proprio egoismo e della propria cupidigia; in Free fall (1959; trad. it., 1963), racconto allegorico sulla libertà di scelta e il problema della comunicazione; in The spire (1964; trad. it., 1965), in cui la forza dell'ossessione mistica induce un sacerdote a costruire una guglia gigantesca annientando logica, affetti e vite umane.

Parabole del bene e del male sono anche il romanzo in tre episodi The pyramid (1967; trad. it., 1968), i tre racconti lunghi che costituiscono The scorpion God (1971), ambientati nella millenaria civiltà egizia (G. è anche uno studioso attento e appassionato di egittologia, letteratura greca, archeologia e musica), Darkness visible (1979; trad. it., 1984), e la trilogia Rites of passage (1980, Premio Booker; trad. it., 1982), Close quarters (1987) e Fire down below (1989). In The paper men (1983; trad. it., 1986), G., invece, si stacca dalle tematiche precedenti dandoci una satira sobria, sorvegliata ma sempre incisiva e spesso devastante, della grettezza e fossilizzazione del mondo accademico.

G. è anche autore di A moving target (1982), raccolta di saggi e conferenze; An Egyptian night (1985), diario di un viaggio in Egitto; The hot gates and other occasional pieces (1961), volume miscellaneo di articoli, conferenze e riflessioni; e The brass butterfly (1958), una commedia in tre atti.

Insignito del premio Nobel 1983 per la letteratura, G. ha ricevuto la laurea in lettere honoris causa in molte università, tra cui Oxford (1983) e la Sorbona (1983).

Bibl.: S. Hynes, W. Golding, New York 1964; J. R. Barker, W. Golding: a critical study, Londra 1965; B. S. Oldsey, S. Weintraub, The art of W. Golding, New York 1965; H. Talon, Le mal dans l'oeuvre de W. Golding, Parigi 1966; B. F. Dick, W. Golding, New York 1967; I. Gregor, M. Kinkead-Weekes, W. Golding: a critical study, Londra 1967; L. Hodson, W. Golding, Edimburgo 1969; C. Pemberton, W. Golding, Londra 1969; H. S. Babb, The novels of W. Golding, Columbus (Ohio) 1970; G. Josipovici, The world and the book, Londra 1971; J. Veale, W. Golding: Lord of the flies, ivi 1972; S. Tigher, The dark fields of discovery, ivi 1974; S. Medcalf, W. Golding, Edimburgo 1975; R. Stevenson, The British novel since the Thirties, Londra 1987.

Vedi anche
Peter Brook Regista teatrale e cinematografico inglese (n. Londra 1925), esordì giovanissimo nella regia teatrale con il Doctor Faustus di Marlowe (1943), imponendosi come acuto interprete del teatro di Shakespeare (Pene d'amor perdute, 1946; Re Lear, 1962; La tempesta, 1968; Sogno di una notte di mezza estate, ... Giacomo Debenedétti Debenedétti, Giacomo. - Critico letterario e scrittore italiano (Biella 1901 - Roma 1967). Tra i maggiori critici del Novecento, mise a punto, in un panorama dominato dal crocianesimo, un sistema interpretativo nuovo che si giovava delle suggestioni delle arti, delle scienze sociali, della psicologia, ... satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano o discordano dalla morale comune (e sono perciò considerati ... poesia Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di poesia è individuabile, nell’uso corrente e tradizionale, nella sua contrapposizione a prosa, in quanto i due termini ...
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  • HOMO SAPIENS
  • PREMIO NOBEL
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  • EDIMBURGO
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    Romanziere inglese (Newquay, Cornovaglia, 1911 - Falmouth, Cornovaglia, 1993). Dominato da un senso quasi shakespeariano della tragedia umana, G. presenta una vasta gamma di caratterizzazioni con immediatezza e vigore, in un crescendo, talora ossessivo, di toni alti e vibranti. Costanti della sua narrativa ...
Vocabolario
william
william 〈u̯ì-〉 s. f. [propr., forma appositiva di pera william (e del meno com. pero william), dal nome del vivaista ingl. R. William che nel 1816 la presentò alla Società Orticola di Londra]. – In frutticoltura, una delle cultivar di pero...
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