Scrittore statunitense (Charleston, Carolina del Sud, 1806 - ivi 1870). Esordì come poeta, pubblicando, tra il 1825 e il 1830, cinque raccolte di versi, cui seguì la più nota Atlantis: a story of the sea (1832). Negli anni immediatamente successivi si affermò come narratore con Martin Faber (1833), ricostruzione di un omicidio, e con i romanzi a sfondo storico Guy Rivers: a tale of the Revolution (1834) e The Yemassee: a romance of Carolina (1835), la più celebre delle sue opere, sulla rivolta dell'omonima popolazione indiana contro i coloni inglesi. Nel solco dei più compiuti W. Scott e J. F. Cooper, il successo di S. come romanziere, ma anche come poeta e storico, raggiunse l'apice, soprattutto negli stati del Sud, negli anni precedenti la guerra civile, per declinare in seguito alla sconfitta della Confederazione, a sostegno della quale si era apertamente schierato. Il grande vigore della sua prosa, l'efficacia di un modulo narrativo molto collaudato, la sua stessa prolificità (tra i numerosissimi romanzi vanno ricordati The partisan e Mellichampe, entrambi del 1836, sullo sfondo della rivoluzione; Border beagle, 1840; Beauchamps, 1842; Woodcraft, 1854), ne fanno uno degli scrittori più popolari di metà Ottocento.