Gladstone, William Ewart
Uomo politico britannico (Liverpool 1809 - Hawarden 1898), primo ministro (1868, 1880, 1886 e 1892); i suoi rapporti con l'Italia (vi trascorse lunghi periodi nel 1832 e nel 1849-50) furono caratterizzati da viva simpatia per il movimento risorgimentale e da un appassionato culto per D., di cui nei vari volumi di Gleanings s'incontrano diverse testimonianze. Conosceva in modo esteso e profondo la Commedia, di cui tradusse felicemente alcuni brani (l'episodio del conte Ugolino, la preghiera del c. XI del Purgatorio, parte dell'episodio di Piccarda): in essa trovava la significazione più vera e poetica della Rivelazione, e in particolare nel Paradiso scorgeva le leggi sovrane e gli ultimi fini del mondo.
Per G. dunque D. era un filosofo completo, le cui dottrine, come quelle di Platone, comprendevano verità e bellezza, ed era il più fervido dei credenti, il più grande scrittore spirituale: lasciò all'umanità lezioni preziose di vita e di coscienza; intese prima e meglio di ogni altro la distinzione tra Papato e cristianesimo; seppe pronunziare parole illuminanti sulle più ardue questioni politiche e religiose del suo tempo, parole valide sempre in periodi di crisi o di riavviata meditazione; infine si espresse con tale ricchezza di similitudini, di colori e di armonie, che l'attingervi vale a ravvivare i propri pensieri, a dar loro nuova forza ed evidenza.
L'ultimo contributo, Did D. Study in Oxford?, apparve in " Nineteenth Century " del giugno 1892: con l'ausilio di antiche attestazioni (Boccaccio e soprattutto Giovanni da Serravalle) e utilizzando gli accenni di storia inglese e geografici contenuti nella Commedia, il G. sosteneva che D. aveva soggiornato per ragioni di studio a Oxford, città già resa illustre da Ruggero Bacone, Grossatesta e Bradwardine.
Bibl. - H. Zimmern, D. fu studente ad Oxford?, in " Corriere della Sera " 2-3 luglio 1892 (rist. in " L'Alighieri " IV [1892] 160-163); A. Bartolini, Il viaggio di D. a Oxford (a proposito di un articolo di G.), Roma 1894; A. Valgimigli, D. a Oxford, in " Giorn. d. " II (1894) 256-258; W. Flower, Mr. G. and D., in " The Athenaeum " 28 maggio 1898, 693-694; J.Morley, Life of G., Londra 1903; B. Zumbini, W.E.G. nelle sue relazioni con l'Italia, in " Nuova Antol. " CXLVII (1910) 577-595.