DYCE, William
Pittore, nato ad Aberdeen il 19 settembre 1806, morto a Streatham il 14 febbraio 1864. Fu allievo dell'Accademia scozzese, ma non soddisfatto dell'insegnamento che riceveva, nel 1825 partì per l'Italia, dove studiò intensamente il Poussin e tiziano, la cui influenza è palese nel suo primo quadro, Bacco educato dalle Ninfe di Nisa, che espose nel 1827 all'Accademia reale. Tornato nel 1828 a Londra dopo un secondo breve viaggio in Italia si applicò a studî di elettromagnetismo. Poco dopo si dedicò al ritratto. Partecipò al movimento diretto a migliorare l'insegnamento del disegno a scopi industriali. Nel 1846 eseguì per concorso nella Camera dei lord il Battesimo del re Etelberto. Ciò gli valse da parte del principe consorte l'ordinazione di un affresco rappresentante Nettuno che dà alla Britannia l'impero del mare per Osborne e di una scena tratta da Comus per una lunetta nei giardini del palazzo di Buckingham. Eseguì anche una finestra per la cattedrale di Ely, un'altra commemorativa del duca di Northumberland in Alnwick, un affresco con la Vita di Cristo nella Chiesa di tutti i Santi di via Margaret a Londra (1858-59), gran parte della Leggenda del re Arturo nella stanza detta "Vestiario della Regina" nel Palazzo del parlamento.
Ricordiamo anche nella galleria nazionale di Scozia a Edimburgo: il Giudizio di Salomone (1836), Ercole fanciullo (1830), Francesca da Rimini (1837), la Madonna col Bambino (disegno a penna); nella Tate Gallery di Londra: Pegwell Bay (1858), S. Giovanni che conduce la Vergine al sepolcro (1844-60) e diverse acqueforti; nella Galleria nazionale dei ritratti a Londra: sir Galbraith Cole. Opere queste, spesso fredde e manierate, di ispirazione soprattutto letteraria, non prive d'influenze preraffaellite.
Bibl.: J. B. Manson, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, X, Lipsia 1914 (con la bibl. precedente).