CUNNINGHAM, William
Economista e storico di larga fama, nato a Edimburgo il 29 dicembre 1849, morto a Cambridge il 10 giugno 1919. Nel 1873 prese dal vescovo di Ely gli ordini religiosi, ed ebbe poi varî uffici ecclesiastici. Lettore universitario di storia dal 1884 al 1891, fu da quest'anno al 1897 professore di economia politica al King's College di Londra, e lettore di storia economica nel 1899 all'università di Harvard. Viaggiò molto in Europa, in India, negli Stati Uniti, nel Canada, nell'Africa. Con Maitland e Ward fu tra i fondatori della Royal British Academy, e contribuì molto alla formazione della Royal Economic Society. Prese viva parte alla lotta politica nel suo paese, agendo intensamente in favore del partito imperialista. Ben nota è la sua attività in sostegno della politica di Chamberlain, avversa al libero scambio e favorevole alla "Tariff Reform" cioè a un sistema doganale differenziale; non fu però un puro protezionista come da alcuni si crede, ma il più autorevole rappresentante in Inghilterra della corrente storicistica.
Cunningham lasciò una vasta produzione filosofica, politica, storica ed economica. Fra le sue opere di storia economica e di politica economica debbono essere ricordate: Growth of English industry and Commerce in Modern Times (1882) e Growth of English industry and Commerce during the Early and Middle Ages (1890), che sono indubbiamente la migliore opera sulla storia economica inglese; The use and abuse of Money (1891); Alien immigration (1897); Western Civilisation in its economic aspect in Ancient Times (1898) e in Modern Times (1900); The rise and decline of Free Trade (1905); The progress of Capitalism in England (1916), con un elenco (pp. 135-142) dei suoi libri e articoli in materia economica.
Bibl.: H.S. Foxwell e L. Knowles, Archdeacon Cunningham, in The economic journal, XXIX (1919), pp. 382-93.