COLLINS, William
Pittore, nato a Londra il 18 settembre 1788, morto il 17 febbraio 1847. Trasse la sua prima ispirazione da Giorgio Morland e ancor giovane incominciò ad esporre all'Accademia reale scene di bambini che giuocano in un paesaggio inglese, lavori pieni di quel sentimento rustico, che allora era in gran voga. Il più celebre è forse La vendita dell'agnellino prediletto (1813). Spesso veniva richiesto di riprodurre le sue stesse composizioni; così, per esempio, vi sono due versioni dei Fanciulli campagnoli, una nella collezione del Duca di Devonshire e l'altra nel Victoria and Albert Museum. Altrettanto caratteristiche sono le sue scene di spiagge con pescatori; di bellissimo effetto è la luce del giorno nella Partenza a malincuore (Birmingham). Stette in Italia dal 1836 al 1838, e nel 1839 espose diversi paesaggi italiani e soggetti di genere all'Accademia Reale di Londra. Dipinse anche alcuni ritratti. Il British Museum possiede parecchi suoi disegni, compreso un acquerello del Cacciatore di topi.
Bibl.: W. Wilkie Collins, Memoirs of the Life of Will. Collins, voll. 2, Londra 1848; M. W. Brockwell, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912 (con bibl.).