BYRD, William
Compositore inglese, nato nel Lincolnshire nel 1543, morto il 4 luglio 1623, probabilmente a Stondon, nell'Essex. Si sa poco della sua prima gioventù. Era organista della cattedrale di Lincoln nel 1563 e cantore della Cappella reale nel 1570; ma pare che non si sia stabilito a Londra prima del 1572. Nel 1593 si trasferì a Stondon Place nell'Essex, dove condusse la vita del gentiluomo di campagna. Byrd era fervente cattolico, e il suo attaccamento all'antica fede gli procurò frequenti difficoltà; pare tuttavia che Elisabetta lo trattasse con indulgenza, in considerazione dei suoi meriti di musicista. La sua prima pubblicazione fu quella delle Cantiones Sacrae (mottetti latini) nel 1575; nel 1588 apparvero i Psalmes, Sonets and Songs of Sadnes and Pietie per cinque voci; nel 1589 i Songs of sundrie natures e il Liber Primus Sacrarum Cantionum. Il Liber Secundus fu pubblicato nel 1591. Appartiene alla stessa data il Lady Neville's Virginal Book, una raccolta di musica manoscritta. Gradualia, una raccolta di mottetti latini per l'anno ecclesiastico della Chiesa cattolica, fu pubblicata nel 1607, e Psalmes, Songs, and Sonnets, per voci o viole, nel 1611. Byrd contribuì alla Parthenia, una raccolta di musica per cembalo stampata nel 1611 e cooperò anche alle Teares or Lamentations of a sorrowfull soule di Leighton (1614).
Byrd era grandemente apprezzato dai suoi contemporanei, e fu infatti uno dei più distinti compositori della sua epoca in Europa. Nella sua musica sacra c'è più affinità coi fiamminghi che col Palestrina. Il primo volume di canti inglesi (1588) fu pubblicato prima che i madrigali italiani fossero conosciuti in Inghilterra e fu il frutto d'una tradizione prettamente inglese. La maggior parte di essi erano in origine canti per una voce sola con accompagnamento di quattro viole, ammirevoli per la bellezza e la purezza della melodia. Byrd ha importanza di pioniere con la sua musica strumentale, e specialmente con le sue opere cembalistiche; ne lasciò una grande quantità, e molte si basano su melodie tradizionali inglesi. Sono anche da notarsi le fantasie per cinque e per sei viole, una combinazione molto popolare in Inghilterra, dove un "corredo di viole" era un accessorio indispensabile in tutte le ville signorili.
Bibl.: G. Grove, Dict. of Music, s. v.; E.H. Fellowes, English Madrigal Composers, Oxford 1921; id., W.B., Oxford 1923; Fr. Howes, B.W., Londra 1928.