LANE, William Arbuthnot
Chirurgo, nato a Port George (Scozia) il 4 luglio 1856. Figlio di un chirurgo militare, fu educato a Stanley House e fece la sua carriera medico-chirurgica nel Guy's Hospital di Londra. La sua carriera fortunata gli ha concesso di raggiungere i più alti onori, tanto che nel 1913 veniva creato dal re d'Inghilterra baronetto, e fu socio del Reale Collegio medico inglese e maestro di chirurgia.
È particolarmente noto per i suoi metodi di cura delle fratture, della gola lupina e del labbro leporino; per le sue ricerche sulla patologia della fossa ileo-cecale, dove ha descritto alcune briglie fibrose che traversano la regione ileo-cecale strozzando come un cordone teso l'ultima ansa del tenue (nastro di Lane). Sono classici i suoi studî sulla stitichezza e se anche non tutte le sue idee sull'opportunità della cura chirurgica radicale con la colectomia (operazione di Lane) sono ormai accettate, rappresentano tuttavia un importante progresso delle nostre conoscenze su questo argomento.
Delle sue pubblicazioni ricordiamo: Manual of operative surgery (Londra 1886); The operative treatment of chronic constipation (ivi 1909; 4ª ed., 1918); Clef palate and hare lip (ivi 1916); Blazing the health trail (ivi 1929).
Il morbo di Lane. - Forma speciale di stipsi cronica, dovuta a ostacolo della canalizzazione intestinale per la presenza di membrane neoformate simili a legamenti, situate nello spessore del mesentere, più spesso nella porzione terminale dell'ileo, più raramente in altre sedi: angolo duodeno-digiunale, angoli del colon, ecc.
La genesi delle membrane è controversa; secondo il L. si dovrebbe ricondurre allo stiramento che nella posizione eretta i visceri esercitano sul mesentere. Le parti più stirate subirebbero in primo tempo un ispessimento, con retrazione secondaria, donde inginocchiamento dell'intestino con successivo ostacolo alla progressione delle materie. I sintomi sono quelli della stipsi cronica; alvo ora stitico, ora diarroico; le feci presentano i segni della fermentazione, o quelli della putrefazione. Localmente nella sede dell'ostacolo, si hanno dolori spontanei continui, con frequenti esacerbazioni e dolenzia diffusa alla pressione. Frequenti il punto cecale e appendicolare, più raro il punto epatico (colon). Il cieco è spesso dilatato, teso, gorgogliante. Radiologicamente si ha arresto del pasto in corrispondenza della stenosi, con fissità e ripiegature delle anse. La terapia è prevalentemente chirurgica. Sono giovevoli dal punto di vista medico blandi lassativi, clisteri, dieta misurata.