Scrittore inglese (Pietroburgo 1895 - Londra 1977). Esordì col romanzo Futility: a novel on Russian themes (1922), seguito da altri, tra cui si citano come principali: The polyglots (1925); My sinful earth (1928); Pend ing heaven (1930); Resurrection (1934); Of mortal love (1936); My wife's the least of it (1938). Tra le sue opere non narrative sono da ricordare: Anton Chekhov: a critical study (1923); Memoirs of a polyglot (1931, autobiografia); The Romanoffs: an historical biography (1940); My literary credo (1947); Highlights of Russian history (1949); The life and times of Lord Beaverbrook (1965), oltre a numerosi saggi e articoli. Ha scritto anche alcune commedie, tra cui: Donna Quixote (1927); I was a king in Babylon (1948); Rasputin (1960); The fool of the family (con Ch. P. Snow, 1966). La sua opera, animata da spirito europeo, è caratterizzata dalla varietà degli interessi intellettuali.