AELST, Willem van
Pittore olandese di nature morte, nato a Delft nel 1625-26. Figlio d'un notaio e scolaro di suo zio Evert van Aelst, fu nominato maestro nel 1643. Nello stesso anno intraprese un lungo viaggio, in Francia fino al 1649, e in Italia, specialmente a Firenze, fino al 1656. Tornato in patria, prese dimora ad Amsterdam, dove morì nel 1680 circa. Continuò a firmare all'italiana, Guglielmo van Aelst. I suoi quadri, composizioni di fiori, di cacciagione, ecc., sono di grande effetto e di fattura accuratissima. Parecchi furono acquistati dal granduca Ferdinando II e dal cardinale Giancarlo de' Medici durante la permanenza del van Aelst a Firenze. Cosimo III, quando nel 1667 e 1668, come principe ereditario, visitò due volte l'Olanda, prese ad Amsterdam contatto col maestro; e forse, tra i quadri ora conservati nella Galleria degli Uffizî, i due di piccolo formato furono da lui acquistati allora. Certamente Cosimo acquistò il quadretto con fiori di Maria van Oosterwijck, allieva di van Aelst. Un'altra scolara del van Aelst fu Rachel Ruysch.
Bibl.: E. W. Moes, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907, s. v.; Hofstede de Groot, in Anellenstudien, XLII, p. 152 segg.