STEFANSSON, Wilhjalmur
Esploratore canadese, nato a Arnes nel Manitoba il 3 novembre 1879 da genitori islandesi ivi trasmigrati. Dopo gli studî compiuti nell'università Harvard (S. U.), nel 1905 prese parte a una spedizione archeologica promossa da quel centro di studî; nel 1906 compì un viaggio d'esplorazione nel bacino del Mackenzie, rimanendovi fino al 1912 a studiare, per conto dell'American Museum of Natural History, le quasi sconosciute tribù eschimesi viventi intorno al Golfo dell'Incoronazione. Maggiore impresa compì nei cinque anni successivi, comandando la spedizione promossa dal governo canadese per esplorare il Mare di Beaufort e le terre eventualmente esistenti più a nord in acque spettanti al Canada. La nave, il Karluk, appartenente alla spedizione, fu trascinata al largo dalle sponde del Mar di Beaufort e naufragò l'11 gennaio 1914 a NE. dell'Isola di Wrangel, dove i superstiti furono raccolti più tardi da una nave scandinava; gli altri, sotto la guida dello St. raggiunsero l'Isola di Banks e la esplorarono insieme con la vicina Terra Victoria, indi passarono all'Isola Melville e scoprirono a N. di questa e a NE. dell'Isola Prince Patrick altre isole minori, completando così le scoperte quivi compiute dal 1898 al 1902 dalla spedizione Sverdrup. Accertata così tra il 1915 e il 1917 quella che d'isola in isola appare l'ultima frangia di terre protesa dal continente americano verso il Polo Artico, completarono ancora l'esplorazione delle isole Melville e Banks, dopo di che una malattia dello St. interruppe la lunga spedizione.
Il tempo successivo fu dedicato dall'esploratore alla preparazione del volume The Friendly Arctic (Londra 1921), titolo giustificato dall'illustrazione che lo St. fa della vita da lui condotta in quelle regioni, che altri dipinge come terre di desolazione: l'Artide, egli dimostra, può essere percorsa senza eccessivo pericolo e senza urgenti preoccupazioni del futuro, se ci si accontenti di vivere degli animali che vengono a tiro di fucile (bue muschiato, caribù, orso, volpe) e delle foche che un cacciatore abile e addestrato ai metodi eschimesi apprende a cacciare con tutta facilità. Questo volume, che vuole dimostrare quali riserve immense di terre abitabili e colonizzabili mediante l'allevamento delle renne vi siano in questo remoto Nord, diede fama all'autore non meno dell'altro suo libro My life with the Eskimo (Londra 1913), il quale getta viva luce sulle tribù eschimesi della tundra canadese. Interruppe soltanto la sua vivace attività di scrittore, rivolta sempre alla illustrazione delle genti dell'estremo Nord, con un'altra spedizione condotta in tutt'altra parte: nella Mac Donnel Range, nel cuore del continente australiano (1924).