Poeta tedesco (Heilbronn 1804 - Roma 1830). Ancora studente liceale a Stoccarda, scrisse il poema filosofico Phaeton (1823), liriche e lavori teatrali che rivelano la sua nostalgica propensione per il classicismo, che lo indusse poi, compiuti studî filologici e teologici a Tubinga, a trasferirsi nel 1826 in Italia, dove condusse una vita irrequieta. Fu tra i primi in Germania a subire l'influsso di Byron. Assai fantasioso e anche poeticamente sensibile, non riuscì a trovare l'adeguata disciplina che consentisse ai suoi scritti di uscire interamente dall'ambito della semplice testimonianza. A Roma scrisse, fra l'altro, Bluthen der Muse aus Rom (1827) e Taschenbuch aus Italien und Griechenland für das Fahr 1829 (2 voll., 1829-30). Fra gli inediti, una vita di Hölderlin, che aveva personalmente conosciuto a Tubinga rimanendone fortemente influenzato (Friedrich Hölderlins Leben, Dichtung und Wahnsinn, pubblicato solo nel 1947).