PIECK, Wilhelm
Uomo politico tedesco, nato a Guben il 3 gennaio 1876 e morto a Berlino il settembre 1960. Entrato giovanissimo, nel 1895, nel Partito Socialdemocratico Tedesco, fu poi membro della Lega di Spartaco; durante la prima guerra mondiale visse in Olanda, dove fece propaganda pacifista. Nel 1918 entrò nel Partito Comunista Tedesco; dal 1921 al 1933 fece parte del Landtag prussiano, e dal 1928 al 1933 del Reichstag. All'avvento del nazismo, emigrò in Francia, e di lì nell'URSS, a Mosca. Membro dal 1928 del comitato esecutivo del Comintern, dopo il ritiro di G. Dimitrov ne fu segretario generale fino allo scioglimento, nel 1943. Durante la seconda guerra mondiale fu segretario, in Russia, del comitato Germania Libera. Tornato a Berlino dopo la caduta del nazismo, ebbe parte dirigente nel blocco antifascista formatosi nella città, e nel 1946 divenne con O. Grotewohl presidente del nuovo Partito d'unità socialista, dominato dai comunisti. Quando nel 1949 fu proclamata la Repubblica democratica tedesca, W. Pieck ne fu eletto presidente, rieletto poi nel 1953 e nel 1957. Dopo la sua morte la carica fu abolita, e sostituita da un Consiglio di Stato.