OSTWALD, Wilhelm
Chimico, nato a Riga il 2 settembre 1853, morto a Grossbothen (Lipsia) il 3 aprile 1932. Compì gli studî a Dorpat (Tartu) dove venne nominato a ventotto anni professore in quel politecnico. Nel 1887 fu chiamato all'università di Lipsia dove insegnò fino al 1905. Poi si ritirò in un suo possedimento e continuò a occuparsi di ricerche chimiche, storiche, letterarie. Nel 1909 conseguì il premio Nobel per la chimica. Fu un eminente cultore di chimica generale e di chimica fisica e contribuì al progresso e alla conoscenza di queste scienze non solo con le ricerche scientifiche, ma con la pubblicazione di libri scientifici, didattici e di divulgazione. Fra le sue ricerche più notevoli sono da ricordare quelle sull'affinità chimica, sulla teoria della dissociazione elettrolitica, sulla catalisi, sulla cromatica. La sua scoperta dell'ossidazione catalitica dell'ammoniaca ad acido nitrico ha avuto e ha importanza grandissima nel campo industriale. Il suo brillante ingegno lo condusse talora a tentativi paradossali come quello di eliminare la teoria atomica nell'insegnamento della chimica e di fondare un nuovo sistema di unità assolute escludendo la massa. Pubblicò una collezione dei classici della scienza comprendente anche le opere di Avogadro e Cannizzaro.