Filologo e scrittore tedesco (Hanau 1786 - Berlino 1859). Fratello minore di Jacob e suo stretto collaboratore, non ne ebbe, anche per la cagionevole salute, le medesime capacità di organizzatore, tuttavia ne fu buon emulo in serietà di intenti e lo superò per attitudini di narratore e per capacità stilistiche. Bibliotecario a Kassel nel 1814, dal 1830 fu a Gottinga accanto al fratello, prima come bibliotecario, poi come professore di linguistica presso la locale università. Al pari del fratello e di altri cinque professori, fu esentato dall'insegnamento per aver sottoscritto la protesta contro la revoca della costituzione già concessa nel Regno del Hannover; dal 1841 fu stabilmente a Berlino. Studioso in particolare della poesia medievale, pubblicò Altdänische Heldenlieder, Balladen und Märchen (1811), Über deutsche Runen (1821), Zur Literatur der Runen (1828), oltre a presentare numerose opere medievali in edizioni ben presto divenute precisi termini di paragone per ogni successiva attività editoriale. Suo capolavoro è Die deutsche Heldensage (1829), ricca raccolta di documenti e di studî sulle origini e sullo sviluppo dell'epopea leggendaria. Fra le varie opere dovute alla collaborazione col fratello Jacob merita particolare menzione la famosa raccolta di fiabe popolari tedesche, Kinder- und Hausmärchen (3 voll., 1812-22), la cui redazione fu dovuta in parte preponderante a lui: tradotte in tutte le lingue, esse procurarono ai fratelli Grimm larga popolarità.