JERUSALEM, Wilhelm
Pensatore tedesco, nato a Dřevice (Cecoslovacchia) nel 1854, libero docente nell'università di Vienna ove morì il 15 luglio 1923.
Suoi scritti principali: Lehrbuch der Psychologie (Vienna 1888, 5ªª ed., 1912); Die Urteilsfunktion (Vienna 1895); Einleitung in die Philosophie (Vienna 1899,10-12ª ed., 1919); Kants Bedeutung für die Gegenwart (Vienna 1904); Gedanken u. Denken. Gesammelte Aufsätze (Vienna 1905), ecc. Più che per le sue dottrine originali, in sostanza assai povere (come p. es. quella con cui egli intendeva di riformare la dottrina logica del giudizio concependo il soggetto come "centro di forza" onde si esprimeva il predicato), acquistò larga fama per l'accanita polemica svolta contro la rinascita del kantismo e dell'idealismo, in nome di una filosofia più aderente alle positive esigenze della realtà.
Bibl.: V. l'esposizione dello stesso J. nella Philosophie der Gegenwart in Selbstdarstellungen, III, Lipsia 1922, e la Festschrift für W. J. zu seinem 60. Geburtstag von Freunden, Verehrern und Schülern, Vienna 1915.