Filologo tedesco (n. Engelthal, Norimberga, 1860 - m. 1933), doctor philologiae a Erlangen (1886), poi doctor iuris honoris causa dell'univ. di Münster in Vestfalia (1910); prof. nel Neues Gymnasium di Norimberga. Scrisse opere di alta importanza sulla lingua e sullo stile dei giureconsulti romani, apportando notevoli contributi alla ricerca delle interpolazioni nel Corpus iuris civilis, infrenandone gli eccessi della critica. Particolarmente notevoli: Das Juristenlatein (2a ed., 1888); Roms Juristen nach ihrer Sprache dargestellt (1890); Die Jagd nach Interpolationen in den Digesten (1896); Wegweiser in die Römische Rechtssprache (1912).