BACH, Wilhelm Friedemann (detto il Bach di Halle)
Musicista, nato a Weimar il 22 novembre 1710, morto a Berlino il 1° luglio 1784; era il maggiore dei figli maschi di G. S. Bach e il suo prediletto. Di gran talento, ma stravagante e vagabondo e dedito all'alcool, fu organista della Sophienkirche a Dresda (1733-46) e poi, sino al 1764, della Liebfrauenkirche di Halle sulla Saal, posto dal quale dovette dimettersi per "distrazioni, trascuranza del servizio e cattivo contegno", anche verso la moglie e i tre figli (1764). Dopo un inutile tentativo di rientrare in servizio a Halle (1768), lo troviamo a Brunswick (1772), a Gottinga (1773), a Berlino (1774) ed è chiaro, come dice l'Eitner, che egli "scende di gradino in gradino". La sua vita ispirò un popolare romanzo di A.E. Brachvogel. Lo Schubart lo celebrò quale meraviglioso organista, soprattutto nell'arte del registrare. Una sola sonata per cembalo, di sei annunciate, fu pubblicata nel 1745; il resto delle sue numerose composizioni, sonate, fughe, concerti, fantasie e cantate, è rimasto manoscritto. Il Riemann, lo Stradal, il Prieger ne hanno pubblicate alcune. Il suo stile, più severo e più denso di quello dei fratelli, è tuttavia impregnato del nuovo individualismo (l'ambiente di Dresda era sostanzialmente italiano, per lunga tradizione).
Fu allievo del padre e, per il violino, di J. G. Graun. Invero non fu, quale compositore, molto fecondo. Il Concerto in re minore per organo, nuovamente pubblicato dallo Stradal, è invece un concerto per violino del Vivaldi, elaborato per organo da Giovanni Sebastiano. Viceversa una Sonata per due cembali, pubblicata sotto il nome del padre nel 43° volume delle Opere complete, appartiene a lui. Sembra che, per sua colpa, siano andati perduti i manoscritti ch'egli aveva ereditati dal padre; un'altra parte era toccata in eredità a Carlo Filippo Emanuele e, comperata al Amburgo dal Pölchau fu poi acquistata dalla Biblioteca di Berlino.
Bibl.: Uno studio sull'arte di questo Bach sarebbe desiderabile. La dissertazione di laurea di M. Falck, W. Fr. Bach, Lipsia 1913, con catalogo tematico delle opere superstiti, è insufficiente e unilaterale. V. anche K. H. Bitter, K. Ph. E. und W. Friedmann Bach u. deren Brüder, Berlino 1868; M. Schneider, in Bach-Jahrbuch, 1911, p. 23 segg., per il Concerto in re minore.