DEECKE, Wilhelm Ernst Georg
Glottologo, nato a Lubecca il 10 aprile 1831, morto a Strasburgo il 2 gennaio 1897.
Le sue opere principali sono: Corssen und die Sprache der Etrusker: eine Kritik (Stoccarda 1875), nella quale si fonda l'etruscologia scientifica, in opposizione alla teoria "etimologica" indo-germanico-italica del Corssen, basandola sul metodo "combinatorio" interno; Etruskische Forschungen (4 fasc., 1875-80); Etruskische Forschungen und Studien (1881-84, fasc. 6), in collaborazione con C. Pauli, ove si contengono, fra l'altro, studî sulla grammatica, dai quali si rivela il repentino e inesplicabile mutamento d'indirizzo del D., che abbraccia la teoria indo-germanistica del Corssen, da lui già strenuamente combattuta; quattro appendici alla 2n ed. (Stoccarda 1877) dell'opera di K. O. Müller, Die Etrusker, dal D. rielaborata e annotata; Die griechisch-kyprischen Inschriften in epichorischer Schrift (in Collitz, Samml. d. griech. Dialekt-Inschriften, Gottinga 1884); Die Falisker. Eine geschichtlich-sprachliche Untersuchung (Strasburgo 1888).
Oltre a numerosissime altre pubblicazioni di lingua, di religione, di antichità, compilò varie rassegne periodiche linguistiche, nell'ultima delle quali (Bursian, Jahresber. über die Fortschritte der class. Altertumswiss., 1895, suppl., p. 59 segg.), mantiene la teoria dell'italicità dell'etrusco, se pure con un certo riserbo, che fu preso per una ritrattazione.
Bibl.: C. Pauli, W. D., in A. Bezzenberger, e W. Prellwitz, Beitr. zur Kunde d. indogerm. Sprachen, Gottinga 1900, p. 96 segg. (bibl. compl.).