MITCHELL, Wesley Clair (XXIII, p. 470)
Economista americano, morto a New York il 29 ottobre 1948. Durante la seconda guerra mondiale ha presieduto la commissione governativa per il costo della vita, e fino alla morte è rimasto a capo del National Bureau of economic research.
Tra i fondatori della New School for social research, considerava l'economia come scienza del comportamento umano, che deve mirare alla comprensione della realtà e non all'elaborazione di schemi teorici. Alla moneta ha sempre attribuito importanza determinante nei fenomeni economici e questi ha guardato non dal punto di vista dell'equilibrio ma da quello del processo di sviluppo; va quindi considerato come un precursore della moderna dinamica. Tra le ultime opere: The backward art of spending money and other essays (New York 1937); Business cycles and their causes (San Francisco 1941); Measuring business cycles (in coll. con A. F. Burns, ivi 1946); What happens during business cycles (a cura di A. F. Burns, ivi 1951).
Bibl.: F. C. Mills, W. C. M., in American economic review, giugno 1949; J. Dorfman, Obituary, in Economic Journal, settembre 1949; id., The mutual influence of M. and Commons, in American economic review, giugno 1958; J. Schumpeter, W. C. M., in Quarterly Journal of Economics, febbraio 950; M. Friedman, W. C. M. as an economic theorist, in Jour. of polit. economy, dic. 1950; A. F. Burns, W. C. M., The economic scientist, New York 1952.