WELS (A. T., 56-57)
Cittadina dell'Austria Superiore, con 16.412 ab. (1934). Allo sbocco, nella zona subalpina, della valle della Traun, che scende dal Salzkammergut, questa città giace su una terrazza intagliata sulle potenti formazioni di marne micacee triassiche, che costituiscono il paesaggio collinare detto Welser Heide, noto per la sua fertilità.
Con una media temperatura del gennaio di − 1° e di 20° in luglio, essa ha un clima nettamente continentale, con piogge annue inferiori ai 900 mm., in gran parte estive, e con inverni nevosi. I dintorni di Wels sono coltivati a cereali, ma lungo le zone più depresse, entro il solco terrazzato del fiume, si stende il bosco, mentre sui dossi prevale il ricco pascolo irrigato, con grande allevamento di bovini e una popolazione di oltre 100 ab. per kmq. Fra i colli attorno alla città sulla destra della Traun si eleva il Reisenberg, con estesa vista sulle Alpi.
La cittadina, sulla via preistorica salinare del Salzkammergut, era importante anche in epoca romana (Ovilava), e nel Medioevo superava la vicina Linz. Nel sec. XIV passava di qui la strada del Pyhrn Pass, che metteva nei cantoni stiriani degli Eisenwurzen, per cui la città aveva un esteso commercio della piccola industria del ferro (coltellineria); oggi invece vi si incrociano l'Ostenda- e l'Orient-Express (linea del 45° parallelo). Ricco mercato granario e di bestiame, all'antica industria delle terrecotte negli ultimi decennî aggiunse quelle delle macchine agricole e delle conserve alimentari, per cui Wels si è sviluppata rapidamente. La cittadina, che è in parte illuminata con gas naturali (metano), ottenuti nelle vicinanze con pozzi di 200-300 m. di profondità, ha una chiesa parrocchiale del sec. XV di un tardo gotico, con torre del 1718, e un castello dove morì, nel 1519, l'imperatore Massimiliano I. Nel settembre, all'epoca delle grandi fiere, vi si tengono rinomate feste popolari (Welser Volksfest).