Scrittore tedesco (Langenburg, Württemberg, 1767 - Kupferzell 1832). Nelle sue opere, a sfondo erudito, si avverte il forte legame con l'illuminismo francese: Die Möncherei (3 voll., 1819-20); Das Ritterwesen und die Templer, Johanniter und Marianer (3 voll., 1822-24); Das Papstthum und die Päpste (3 voll., post. 1834). La sua opera più felice è la raccolta di saggi Demokritos oder Hinterlassene Papiere eines lachenden Philosophen (6 voll., 1832-36), dove il moralista non disdegna di alternare ad acute osservazioni aneddoti vivaci e persino salaci.