webcast
<u̯èbkaast> s. ingl., usato in it. al masch. – Trasmissione di contenuti multimediali come audio e video in streaming attraverso la rete Internet da un'unica sorgente verso più destinatari simultanei. Utilizzato in primo luogo da televisioni e radio, il w. viene impiegato inoltre dalle grandi aziende per trasmettere meeting e conferenze, ma anche dalle università in attività di . Il termine fu usato per la prima volta nel 1989 da Brian Raila della società informatica GTE Laboratories, che descrisse il concetto con l'espressione buffered media: per essere fruiti, i contenuti non necessitano che il file venga scaricato per intero e in anticipo, ma il download può avvenire progressivamente e in contemporanea rispetto alla fruizione. In Italia la società più importante emittente di trasmissioni di questo tipo è la RAI, che attraverso il suo sito distribuisce in w. tutto il palinsesto dei canali radio e televisivi. A livello internazionale tutte le grandi televisioni e radio (BBC, CNN, Al Jazeera, ecc.) offrono la trasmissione dei loro contenuti in webcast.