Wang, Wayne. – Regista statunitense (n. Hongkong 1949). Tra gli autori più interessanti del cosiddetto cinema asiatico-americano, in grado di passare con abilità dai toni leggeri della commedia a quelli del melodramma, ha posto al centro di molti suoi film la vita della comunità cinese negli Stati Uniti sospesa tra tradizione e modernità. Al documentario, girato come fosse un gangster film, A man, a woman, and a killer (1975), sono seguiti Chan is missing (1982), Dim sum: a little bit of heart (1985), Eat a bowl of tea (1989), The joy lucky club (1993; Il circolo della fortuna e della felicità) dall'omonimo romanzo di A. Tan, intervallati nel 1987 dal noir Slam dance (1987; Slamdance ‒ Il delitto di mezzanotte). Il successo di pubblico e di critica è giunto nel 1995 con due intelligenti commedie girate su soggetto e sceneggiatura di P. Auster, tutte giocate sui dialoghi all'interno di una piccola tabaccheria newyorchese: Smoke (premio speciale della giuria al Festival di Berlino), e il suo sequel Blue in the face (diretto con P. Auster). Tra gli altri film si segnalano: Chinese box (1997), Anywhere but here (1999; La mia adorabile nemica), The center of the world (2001), The princess of Nebraska (2007), A thousand years of good prayers (2007), dall'omonima raccolta di racconti di Li Yiyun, Chinatown Film Project (2009), Snow flower and the secret fan (2011).