WANG WEI
WEI Pittore e poeta cinese, nato nel 699 a T'ai-yüan (Shan-si), morto nel 759. Si distinse in gioventù come musicista e poeta ed entrò come funzionario nella brillante corte dell'imperatore Yüan Tsung. A quell'età d'oro della civiltà cinese pose termine, nel 755, la ribellione di An Lu-shan, che condusse, con altri, anche W. W. in prigionia. Dopo la repressione della rivolta, egli fu di nuovo per qualche tempo imprigionato. Devoto buddhista, egli dipinse molti quadri religiosi, ma fu noto soprattutto per i paesaggi. La pittura paesistica in voga a quel tempo era quella praticata da Li Ssŭ-hsün, capo della "scuola settentrionale", cioè uno stile decorativo in verde e blu con disegni in oro. Lo stile della maturità di W. W. fu molto diverso. Egli dipinse a inchiostro, trascurò il particolare e cercò di rendere lo spirito d'una scena piuttosto che la sua apparenza esteriore. W. W. diede origine alla "scuola meridionale" (i due termini di "meridionale" e "settentrionale" non hanno significato geografico), che in tempi successivi ebbe parte così importante nella pittura cinese. Ma di lui non rimane nessuna opera; il suo stile si conosce solo attraverso copie, imitazioni e descrizioni; certo egli fu un genio originale, celebrato egualmente grande come poeta e come pittore. Di un famoso quadro della sua villa campestre rimasero diverse copie, cinque delle quali erano incise su pietra. Una bella Cascata a Kyōto gli è attribuita dubitativamente.
Bibl.: B. Laufer, W. W., in Ostasiatische Zeitschrift, I (1912), p. 28; O. Fischer, Chinesische Landschaftsmalerei, Monaco 1921; A. Waley, Introduction to the study of Chinese Painting, Londra 1923; O. Sirén, History of Early Chinese Painting, ivi 1933.