Rathenau, Walther
Industriale, scrittore e politico tedesco (Berlino 1867-ivi 1922). Studiò ingegneria con particolare riguardo all’elettrochimica, ed entrò (1899) nell’AEG (Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft), fondata dal padre Emil, di cui divenne presidente (1915). Allo scoppio del primo conflitto mondiale, creò e diresse presso il ministero della Guerra l’ufficio delle materie prime. Si oppose (1918) alla conclusione di un armistizio, chiedendo la resistenza a oltranza. In qualità di esperto partecipò (1919) alla conferenza di pace e disapprovò la firma del Trattato di Versailles. Come ministro della Ricostruzione durante il primo gabinetto Wirth (1921), sostenne la necessità di eseguire le clausole del trattato, nell’intento tuttavia di dimostrare l’impossibilità, da parte della Germania, di pagare le riparazioni. Nominato (1922) ministro degli Esteri nel secondo gabinetto Wirth, riuscì a rompere l’isolamento tedesco con la firma del Trattato di Rapallo (➔ Rapallo, trattati di) con l’Unione Sovietica. Si attirò l’odio dei nazionalisti e degli antisemiti per la sua politica di conciliazione con gli ex nemici e fu ucciso da due giovani ufficiali appartenenti a formazioni dell’estrema destra. Nelle opere Zur Kritik der Zeit (1912) e Zur Mechanik des Geistes (1913), R. aveva cercato di fondare una nuova critica non marxista del capitalismo come causa della divisione della società in classi e della degradazione dell’uomo a macchina, mentre in Die neue Wirtschaft (1918), proponendo un’interpretazione della guerra come rivoluzione sociale, formulò l’idea di un’economia regolata, al di là del capitalismo e del socialismo tradizionali (organizzazione dell’industria, unioni professionali e industriali, nazionalizzazione delle banche ecc.).
Nasce a Berlino
Entra nell’AEG (Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft), fondata dal padre Emil
Dopo averlo creato, dirige presso il ministero della Guerra l’ufficio delle materie prime
Presidente dell’AEG
Partecipa alla conferenza di pace disapprovando la firma del Trattato di Versailles
Ministro della Ricostruzione
Ministro degli Esteri
Ucciso a Berlino da due giovani ufficiali di estrema destra