MATURI, Walter
Storico, nato a Napoli il 15 novembre 1902, morto a Roma il 21 marzo 1961. Allievo di Michelangelo Schipa, divenne nel 1939 professore di storia del Risorgimento all'università di Pisa, da dove passò poi (1948) a quella di Torino, rivelandosi come uno degli storici più acuti della prima metà del nostro secolo. È stato redattore dell'Enciclopedia Italiana dal 1930 al 1932.
Voltosi soprattutto allo studio della storia italiana ed europea dell'Ottocento, seguendo molteplici vie d'indagine, i suoi iniziali interessi politico-diplomatici si rivelarono nello studio Il concordato del 1918 tra la Santa Sede e le Due sicilie (Firenze 1929), - nel quale egli mostrava come il concordato del 1818 fosse opera di uno stato che si organizzava come monarchia assoluta moderna, e non fosse perciò favorevole alla Chiesa, mentre segnava il distacco fra il governo borbonico da una parte e le vecchie e nuove classi dirigenti dall'altra, - e in altre ricerche riguardanti la restaurazione dei Borboni a Napoli e la politica estera napoletana dal 1815 al 1820. Questi interessi si univano con quelli riguardanti la storia delle ideologie politico-religiose, nella vivacissima biografia su Il principe di Canosa (Firenze 1944), con la quale il M. gettava luce sul mondo cattolico intransigente della Restaurazione, simboleggiato dal Canosa, e sulla sua lotta contro le nuove concezioni liberali. La visione del M. si allargava dalla storia napoletana degli inizî del Risorgimento alla storia nazionale del Risorgimento nella voce Risorgimento di questa Enciclopedia (vol. XXIX, pp. 434-439), dove egli, in polemica con la concezione sabaudistica, affermava il carattere etico-politico del movimento risorgimentale, del quale vedeva il prologo nella crisi degli stati regionali italiani nel clima dell'illuminismo, e nel fine e acuto saggio Partiti politici e correnti di pensiero nel Risorgimento (in Questioni di storia del Risorgimento e dell'unità d'Italia, Milano 1951, pp. 349-437). La storia del Risorgimento italiano si ampliava poi in quella dell'Europa ottocentesca, per esempio nel saggio su Metternich (in Questioni di Storia contemporanea, III, Milano 1953, pp. 485-507). Gli interessi del M. andarono anche alla storia della storiografia italiana, di cui offrì un saggio nell'esauriente bilancio Gli studi di storia moderna e contemporanea (in Cinquant'anni di vita intellettuale italiana, 1896-1946, Napoli 1950, I, pp. 209-285).
Bibl.: E. Sestan, W. M., in Riv. storica italiana, LXXIII (1961), pp. 209-29; M. Nada, Bibl. degli scritti di W. M. (1927-61), ibid., pp. 230-53.