Brennan, Walter Andrew
Attore cinematografico statunitense, nato a Swampscott (Massachusetts) il 25 luglio 1894 e morto a Oxnard (California) il 21 settembre 1974. Dopo una decina di film muti, con l'avvento del sonoro mise a frutto le sue doti comiche, qualificandosi già negli anni Trenta come l'interprete per eccellenza di arguti vecchietti, più o meno sdentati, che brontolano e masticano tabacco, con particolare assiduità nei western. Le sue qualità di caratterista gli valsero ben tre premi Oscar come miglior attore non protagonista per Come and get it (1936; Ambizione, doppiato dalla RAI e messo in onda soltanto negli anni Settanta) di Howard Hawks e William Wyler, Kentucky (1938; inedito in Italia) di David Butler e The Westerner (1940; L'uomo del West) di Wyler.
Mentre studiava ingegneria all'Università di Cambridge (Massachusetts), cominciò a recitare in piccole compagnie di giro, affinando le sue capacità d'interprete nel sudato tirocinio dei palcoscenici di provincia; prestò poi servizio militare durante la Prima guerra mondiale. Dopo aver fatto esperienze lavorative, approdò a Hollywood a metà degli anni Venti, dove venne utilizzato come stuntman prima di essere scritturato come attore ed esordire sullo schermo in The ridin' rowdy (1927) diretto da Richard Thorpe.Impasto variabile di nostalgia, saggezza, ironia, finto candore, aguzzo umorismo campagnolo, aforismi, brontolii, sogghigni, generosità, è stato un personaggio tipico del West, quasi una maschera da Commedia dell'Arte, interpretata, oltre che da lui, anche da Harry Carey, Arthur Hunnicutt, Thomas Mitchell, Barry Fitzgerald, Francis Ford, George 'Gabby' Hayes. B. perfezionò questa figura (la cui inconfondibile voce nel doppiaggio italiano è di Lauro Gazzolo) soprattutto nel secondo dopoguerra, raggiungendo la vetta quando, ormai in età avanzata, interpretò lo zoppicante Stumpy di Rio Bravo (1959; Un dollaro d'onore) di Hawks che l'aveva già impiegato in Barbary coast (1935; La costa dei barbari), Sergeant York (1941; Il sergente York), To have and have not (1944; Acque del Sud), Red river (1948; Il fiume rosso). L'altro suo ruolo memorabile era stato nel 1940 quello di Roy Bean, leggendario giudice e barista nel Texas di fine Ottocento, impersonato con sfumature sgradevoli in The Westerner, personaggio che sarebbe poi stato ripreso con toni più eccentrici da Paul Newman in The life and times of Judge Roy Bean (1972; L'uomo dai sette capestri) diretto da John Huston.
Esclusi i cinquantotto film in cui il suo nome non è accreditato e i nove titoli di TV-movies, o serie televisive, nei centotrentasette film cui prese parte (l'ultimo fu Smoke in the wind, 1975, di Joseph Kane) non mancano i personaggi drammatici come l'evaso, ingiustamente condannato a morte, di Swamp water (1941; La palude della morte), primo film hollywoodiano di Jean Renoir, o il vecchio Clanton di My darling Clementine (1946; Sfida infernale) di John Ford. Dopo un ruolo minore in Fury (1936; Furia), Fritz Lang gli offrì una parte di coprotagonista in Hangmen also die (1943; Anche i boia muoiono) al fianco di Brian Donlevy: alle prese con i dialoghi di Bertolt Brecht, il suo professor Novotny rappresenta un'interpretazione di rilievo. Nella sua lunga carriera lavorò con altri registi di valore: King Vidor (The wedding night, 1935, Notte di nozze, e Northwest passage, 1940, Passaggio a Nord-Ovest); Cecil B. DeMille (The Buccaneer, 1938, I filibustieri); Frank Capra (Meet John Doe, 1941, Arriva John Doe); Lewis Milestone (The North star, 1943, Fuoco a Oriente); Robert Wise (Blood on the Moon, 1948, Sangue sulla Luna, conosciuto anche come Vento di terre selvagge); Raoul Walsh (Along the great divide, 1951, Sabbie rosse); Delmer Daves (Return of the Texan, 1952, Il figlio del Texas); Anthony Mann (The far country, 1955, Terra lontana).
Apparve anche in The painted veil (Il velo dipinto) di Richard Boleslawski con Greta Garbo, uno dei trenta film in cui, anche non accreditato, lavorò nel 1934.
Nécrologie: Walter Brennan, in "Cinéma", novembre 1974; G. Cabrera Infante, Walter Brennan, in "Nosferatu", 1996, 20; Walter Brennan, in "Stars", 1996, 27.