TYLER, Walrer (o Wat)
Fu probabilmente un militare licenziato, oriundo dell'Essex; il 7 giugno 1381 divenne capo dei ribelli del Kent a Maidstone. È probabile che egli fosse soltanto un avventuriero: i suoi seguaci saccheggiarono le dimore dei feudatarî, e aggredirono avvocati, mercanti e forestieri, ma si professarono leali verso la corona. Dopo essersi impadronito di Canterbury (10 giugno), il T. cooperò con i ribelii dell'Essex e avanzò su Londra, raggiungendo il 12 giugno Blackheath. Il consiglio di Riccardo II non fece nulla per fermare il T. e il giorno seguente i ribelli entrarono a Londra, saccheggiarono il palazzo dei Lancaster, e assediarono Riccardo e il suo consiglio nella Torre. Sperando di salvare i ministri, Riccardo accettò d'incontrarsi con i ribelli a Mile End, dove il T. chiese l'abolizione della servitù e degli obblighi feudali, e il perdono per tutti i ribelli (14 giugno). Mentre Riccardo distribuiva i perdoni, il T. tornò nella Torre, dove la guarnigione gli permise di giustiziare il cancelhere Sudburv e il tesoriere Robert Hales. Indi il T. sommerse Londra nell'anarchia e nel saccheggio. Il giorno Seguente Riccardo ebbe a Smithfield un nuovo colloquio col T. che chiese l'abolizione di tutti i titoli, la confisca dei beni ecclesiastici e altre cose; ma durante il colloquio il T. azzuffatosi con uno del seguito reale, rimase mortalmente ferito. Il re coraggiosamente continuò a trattenere i ribelli a colloquio, mentre il Walworth, lord mayor di Londra, raccoglieva una forza di 7000 Londinesi, al cui arrivo i ribelli si dispersero. Lo stesso Walworth uccise il T. mettendo fine in tal modo alla rivolta.
Bibl.: A. Réville, Le soulèvement des travailleurs d'Angleterre en 1381, Parigi 1898; G. M. Trevelyan, England in the Age of Wycliffe, Londra 1899; C. Oman, The Great Revolt of 1381, Oxford 1906; id., The Political History of England, 1377-1485, ivi 1920.