WALĪ (plur. awliyā')
Vocabolo arabo dal significato originario di "vicino, parente, amico". Nel linguaggio religioso, esso è passato a designare, quali "amici (di Dio)", gli asceti e mistici che possono all'ingrosso considerarsi analoghi ai "santi" del cristianesimo, per quanto, data l'assenza di ogni autorità e gerarchia ecclesiastica nell'Islamismo, la qualifica di walī da null'altro sia data che dalla voce comune, dal consenso di parte o della totalità della comunità musulmana. Sui detti e fatti mirabili attribuiti a questi awliyā' o santi dell'Islām esiste tutta una letteratura, in arabo e in persiano, di grande importanza per la storia della mistica e della religiosità islamica in genere.
In diritto, il termine walī designa invece il curatore matrimoniale della donna, che la rappresenta nella stipulazione del contratto nuziale (v. matrimonio: Il matrimonio musulmano).