VYDUNAS
. Pseudonimo dello scrittore e filosofo lituano Guglielmo Starostas, nato il 22 marzo 1868 presso Heydekrug (Šiluté) in Prussia Orientale. Dal padre, pastore protestante, ebbe un'educazione profondamente religiosa e fu iniziato alle letterature greca e latina. Si perfezionò nelle università di Halle, Lipsia e Berlino studiandovi arte, letteratura e filosofia, ma rimase sempre un autodidatta.
Nel 1888 fu nominato insegnante a Heydekrug e nel 1892 a Tilsit dove risiede tuttora, strenuo difensore della lituanità. Nel 1928 l'università di Kaunas, a riconoscimento dei suoi meriti, lo ha nominato professore onorario.
V. è uno dei più fecondi e profondi scrittori lituani viventi. La sua spiccata tendenza alla teosofia lo porta a preferire a un sistema filosofico logico e rigoroso una realizzazione artistica immaginativa. Tra i suoi scritti emergono quelli in forma drammatica. La sua opera principale è la trilogia Prabočiu Šesěliai (L'ombra degli antenati, nel 1908). Vi si riscontra visibile l'imitazione degli Avi del poeta Mickiewicz. L'opera è suddivisa in tre parti: una tragedia Vetra (La tempesta), un dramma, Ne sau žmonés (Uomini non per sé ma per gli altri) e un mistero Šventa Ugnis (Il fuoco sacro). V. ha scritto inoltre il mistero in tre atti Jūrø Varpai (Le campane del mare), il dramma Žvaigždžiø takai (Le vie delle stelle); Ragana (La strega), mistero in un atto, il dramma Likimo Bangos (Le onde del destino), oltre ad alcune commedie e molte pubblicazioni di carattere filosofico quali Tautos gyvata (La vita della Nazione), Mūsu uždavinys (Il nostro problema), Gimdymo slepiniai (I misteri della fecondazione), ecc. In tedesco ha pubblicato nel 1916 Litauen, ihre Vergangenheit und Gegenwart e nel 1932 Siebenhundert Jahre.
Bibl.: S. Šalkauskas, Sur les Confins de deux Mondes, Ginevra 1919; A. Jakštas, Mūsø naujoji literatūra (La nostra nuova letteratura), Kaunas 1923; N. J., Naujoji musø literatura, ivi 1930; Skaitymai, Šeštosios knygos. Šv. Min. leidinys, ivi 1921.