PUDOVKIN, Vsevolod Ilarionovič
Regista e teorico del cinema sovietico, nato a Penza nel 1893, morto a Mosca il 30 giugno 1953. È stato uno dei fondatori del cinema muto sovietico e uno dei teorizzatori più insigni dell'arte del film, specie al momento del suo trapasso dal muto al sonoro. Nei suoi film più celebri (La madre, 1926; La fine di San Pietroburgo, 1927; Tempeste sull'Asia, 1928), egli applicò rigidamente la sua teoria del "montaggio a priori" (ossia della sceneggiatura di ferro, dove tutto deve essere previsto in anticipo) e facendosi direttamente ispirare dalla scuola realistica teatrale di K. S. Stanislavskij, dette rilievo ed importanza grandissimi al personaggio, al tipo, raggiungendo effetti di umanissima, contenuta drammaticità. Più tardi, cedette a una propaganda politica che non riusciva più ad essere tutt'uno con i grandi temi che sostennero l'ispirazione dei "poeti della rivoluzione d'ottobre" e, sia pure con qualche segno di riscatto, si rassegnò ad una serie di film freddamente conformisti.
Tra questi: Il disertore (1933); Vittoria (1938); Generale Suvarov (1940); L'ammiraglio Nakimov (1945).