VRŠAC (A. T., 77-78)
AC Città della Voivodina, ora nel Banato del Danubio, Iugoslavia. Si leva a 92 m. s. m., al centro di un largo saliente del confine verso la Romania, ai piedi di una delle ultime propaggini collinose della Transilvania. La situazione ha importanza strategica e commerciale: vi passa la strada ferrata da TimiŞoara e BaziaŞ (sulle strette del Danubio, dette Porte di Ferro), alla quale qui si allacciano altre tre minori linee (verso Pančevo, verso Veliki Bečkerek e verso la Romania). I dintorni forniscono granaglie, foraggi e specialmente rinomate uve e vini. Nelle vicinanze si notano cospicui avanzi romani: un lungo vallum con fosse e mura, che si succedono per parecchi km. verso N.
La popolazione era di 27.370 ab. nel 1919 e diminuì a 26.975 nel 1921. Nel decennio successivo un forte incremento (9%) l'ha portata a 29.423. La maggioranza era nel 1921 di Tedeschi (13.245) contro poco più di 10.000 Serbi e 2400 Ungheresi.