BRÀTESCU-VOINEŞTI, von
Novelliere e prosatore romeno contemporaneo, nato a Voineşti nei pressi di Târgovişte nel 1867, attuale vice-presidente dell'Accademia romena. Abbandonò la magistratura per darsi alla poesia. Il suo primo volume: Nuvele şi schiţe (Novelle e bozzetti), del 1903, è una raccolta di novelle e bozzetti già pubblicati nelle Convorbiri literare (Conversazioni letterarie) L'accoglienza che ebbe il volume lo indusse a continuare, sicché nel 1908 apparve una seconda raccolta: In lumea dreptaţii (Nel mondo della giustizia, Iaşi 1908), cui tenne dietro una terza: Întuneric şi lumin (Luce e tenebre, Iaşi 1912). Un volume di Scrisori (Lettere) tra politiche e filosofiche pubblicato il 1914 non ebbe molta fortuna, ma le novelle: Răticiri (Traviamenti), non sono inferiori alle precedenti. Ha dato al Teatro nazionale di Bucarest una buona commedia: Sorana; ma è restato sempre soprattutto novelliere e il migliore forse della letteratura romena moderna. Le novelle intitolate: Niculaiţa Minciuna (Nicolino Bugia), Neamut Udreştitor (La casata degli Udreşti), Pana Trăsnea sfantul (Pana Trasnea il Santo), Puiu (Il pulcino di quaglia), Un om (Un uomo), Privighetoarea (L'usignuolo) e l'arguto bozzetto: Călătorului îi şade bine cu drumul (Il viandante fa bene a pensare alla strada) sono piccoli capolavori per la finezza dell'osservazione, la purità e la sincerità del sentimento e soprattutto per il magistero squisito della forma. Il B. è un novelliere in tono minore; i suoi protagonisti sono quasi sempre dei deboli e dei vinti, personaggi miti e buoni sperduti nella vita, tipi di vecchi in lotta con la nuova generazione occidentalizzata e spregiatrice degli usi aviti. Codesto tono e una certa sentimentalità dolciastra nuoce talvolta al B.; ma sono difetti che si osservano solo nelle sue cose meno riuscite.
Bibl.: D. Caracostea, Poetul Bràtescu-Voineşti, Bucarest 1921; E. Lovinescu, Critice, VI (Revizuiri Literare), Bucarest 1928, pp. 50-58.