VOMICA
S'indica con questo termine l'espulsione violenta attraverso la bocca di una raccolta marciosa penetrata nei bronchi per effrazione. L'uso ha però esteso la denominazione anche a certe espettorazioni purulente molto copiose provenienti da raccolte bronco-polmonari, e che quindi non rientrano a rigore nella definizione (vomica della cancrena polmonare, delle bronchiettasie delle caverne polmonari). Il materiale purulento può derivare da una raccolta pleurica apertasi nei bronchi, da un ascesso polmonare, da un ascesso ossifluente della colonna vertebrale, da un ascesso epatico o sottodiaframmatico che si svuota nell'albero bronchiale dopo attraversato il diaframma, da una cisti idatidea suppurata, infine, da un ascesso pararenale.
La vomica può essere fetida per processi putrefattivi avvenuti nel focolaio morboso, può presentare nel recipiente in cui è raccolta una pluristratificazione in uno strato superiore aerato mucoso, uno medio mucoso filante, uno inferiore purulento verdastro denso, come avviene nelle bronchiettasie; può presentare l'spetto di feccia di vino come nella cancrena polmonare, contenere vescicole idatidee o frammenti di membrane della cisti di echinococco e all'esame microscopico svelare gli uncini caratteristici di questo parassita.