VOLTERRANA
La moneta emessa dai vescovi (per privilegio concesso loro dall'imperatore Enrico VI nel 1189), e poi dal comune di Volterra: volterrano il denaro e volterrano il grosso agontano (anconetano) d'argento, una varietà del quale venne detta dalle stelle perché la croce di una delle due facce era accantonata da due stelle. Tale moneta ebbe largo corso anche fuori della giurisdizione dei vescovi e del comune e si trova ricordata in documenti della Toscana, dell'Umbria, della Romagna e delle Marche. I vescovi di Volterra possedevano varie miniere d'argento in luoghi di loro proprietà dove pare istituissero zecche (Berignone, Casole, Montieri, ecc.).
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, XI, tav. I, 21-25, xxvi, 28-31; A. Lisini, Le monete e le zecche di Volterra, Montieri, Berignone e Casole, in Rivista italiana di numismatica, XXII (1909), pp. 252-302, 439-67; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.