VOLPE BIANCA (o Volpe Polare; lat. scient. Alopex Kaup, 1829; fr. renard polaire; ted. Polarfuchs; ingl. arctic fox)
Genere della famiglia dei Cani, sotto alcuni rapporti intermedio tra il Cane e la Volpe. La sua statura è un poco inferiore a quella della Volpe comune (lunghezza della testa e del tronco circa 60 cm., coda circa 30). La fronte si solleva repentinamente al disopra del profilo nasale. Gli orecchi sono bassi e tondeggianti; negli arti anteriori e posteriori tutti gli spazî interdigitali sono fittamente rivestiti di pelo. Il rivestimento peloso è lungo, morbido ed estremamente denso. Per muta graduale la colorazione grigia brunastra del giovane e dell'abito estivo degli adulti passa in quella candida dell'abito invernale. A bocca chiusa i canini superiori arrivano con la loro punta a metà altezza della mandibola.
Per le facoltà intellettive la Volpe polare si avvicina assai alla Volpe comune; ma sotto lo stimolo della fame pungente è spesso portata a commettere imprudenze ancora maggiori. Si nutre di qualsiasi cosa in qualche modo mangiabile: pernici bianche, uccelli di ripa e di mare, nonché le loro uova e pulcini, lemmi (v. ellobio), crostacei sono le sue cacce preferite. Va in amore in aprile e maggio e partorisce, dopo 50 giorni di gravidanza, da 9 a 10 piccoli. Ne sono state descritte 8 forme che sono probabilmente tutte sottospecie della specie unica Alopex lagopus Linneo, distribuite nelle regioni dell'estrema Artide sia euro-asiatica sia americana. Una varietà di colorazione azzurra, quà e là localmente assai bene stabilizzata, è particolarmente apprezzata nel commercio delle pellicce e allevata industrialmente in purezza nell'Alasca (v. artica, fauna, tav. a colori).