volizione
Specifico atto della volontà; anche, la facoltà del volere. In quanto implicante l’esistenza di atti specificamente mentali distinti dagli atti corporei volontari e causalmente responsabili di questi, la nozione di v. è alla base delle concezioni dualistiche del rapporto mente-corpo. La nozione di v. è stata ampiamente criticata, nel 20° sec., nel contesto delle concezioni monistiche (tanto filosofiche quanto scientifiche) della mente, le quali ne hanno negato la legittimità scientifica individuando la volontarietà di un comportamento in antecedenti causali di tipo neurofisiologico, oppure adottando forme di behaviorismo (➔) in grado di evitare ogni riferimento a specifici atti mentali di volontà (➔ volontà e decisione).