VOLGA (XXXV, p. 546)
Il complesso dei grandi lavori di sistemazione del V., dei suoi affluenti e dei canali che vi fanno capo, ha portato notevoli modificazioni al paesaggio fluviale e al sistema di navigazione interna imperniato sul fiume. Questo collega ora, per via d'acqua interna, i mari Bianco, Baltico, d'Azov e Caspio, permettendo il transito d'imbarcazioni di 4000 t e, in alcune parti, anche di 10.000. Sul V. si effettua attualmente la metà dei trasporti per via d'acqua dell'URSS (il sistema V.-Neva ne accentra i 2/3); il suo bacino è molto popolato (circa 60 milioni di abitanti) e si è sviluppato economicamente; le città sul fiume hanno assunto una marcata funzione industriale e si sono rapidamente ingrandite (Gor′kij, Kazanš, Kujbyse′v, Saratov e Stalingrado superano i 500.000 abitanti). Gli sbarramenti sul fiume sono tutti combinati con centrali idroelettriche per oltre 40 miliardi di kWh previsti, e, a sud di Kujbyšev, con opere di irrigazione, che interessano 15 milioni di ha del bassopiano del Volga. Anche le fattezze naturali del paesaggio sono state profondamente modificate; a monte degli sbarramenti si sono formati grandi laghi artificiali dalle acque profonde, veri e proprî mari interni ("Mare" di Mosca, di Rybinsk, di Čeboksary, di Kujbyšev, di Tzimlianskoje, ecc.), il cui numero è destinato ad aumentare con la costruzione di nuovi sbarramenti.
La realizzazione dei lavori è stata effettuata a tappe: dapprima il sollevamento del piano delle acque dell'alto V., la costruzione del canale Mosca-V. (128 km e 11 chiuse) e la sistemazione dell'esistente raccordo col L. Onega, il Mar Baltico e il Mar Bianco e, successivamente, l'apertura (1952) del canale V.-Don, di 102 km, che supera uno zoccolo di 88 m al di sopra del V. e di 44 m al di sopra del Don, per mezzo di 9 chiuse nel tratto orientale e 4 in quello occidentale. Il canale, completando la via d'acqua che unisce Stalingrado a Rostov con un percorso totale di 540 km, collega il bacino del V. con il Mediterraneo. Attualmente si pone mano al completamento dei grandi sbarramenti tra il "Mare di Ščerbakov" e Stalingrado, che saranno integrati da quelli sul Kama, principale affluente di sinistra che scende dagli Urali, dove è già terminato un primo sbarramento, a Kamghes, a valle di Perm′.
Il traffico delle merci è di oltre 40 milioni di t/km: petrolio, carbone, grano e sale, in salita, legname in discesa costituiscono i 9/10 delle merci.