Poeta russo (Mosca 1886 - Biancourt, Parigi, 1939); subì l'influsso del simbolismo, ma professò sempre, insieme al culto di Puškin, una poesia introspettiva, classicamente moderata. Morì esule. Raccolse le sue liriche in Molodost´ ("Gioventù", 1908), Sčastlivyj domik ("La casetta felice", 1914), Putëm zerna ("Per la via del grano", 1921), Tjažëlaja lira ("La pesante lira", 1922), Sobranie stichov ("Raccolta di versi", 1927).