VLADIMIR (A. T., 69-70)
Città della Russia centrale, detta anche Vladimir sulla Kliazma, situata sulla riva sinistra, ossia sulla riva più elevata del fiume Kljazma, presso la confluenza di un piccolo corso d'acqua, che la divide in due parti. Una delle parti della città comprende il Cremlino, che costituisce il punto centrale, attorno al quale si svilupparono con disposizione circolare la "Città cinese" o Kitaj Gorod e la "Città bianca" o Bely Gorod; l'altra parte della città è formata dal sobborgo detto di Solybadskoe. Nell'epoca della sua maggiore importanza storica Vladimir occupava un'area di gran lunga più vasta. Numerosi erano i conventi e le chiese (fra le più antiche quella della Natività, la cui prima fondazione risale al 1196 e in cui fu sepolto S. Alessandro Nevskij) tutte restaurate a più riprese. Vladimir, stazione della Mosca-Gor′kij), possiede discrete industrie tessili, oleifici, ecc. La popolazione è di 45.600 ab. (1934).
Storia. - Fu fondata nel sec. XII; nel 1157 Andrej Bogoljubskij divenne granduca di Vladimir, Suzdal′ e Rostov. Con il 1242 il granducato, il più potente degli stati nel bacino dell'Oka e rivale del sorgente principato di Mosca, era tributario dei Tatari. Nel 1328 con la vittoria di Mosca s'inizia la decadenza dello stato. Vladimir Zalesskij come Vladimir Volynsk va celebre per le sue opere d'arte. Analoghi metodi costruttivi e decorazioni esterne d'ispirazione kieviana fanno supporre che un gruppo di chiese: Uspenskij (1158), sepolcro dei principi di Vladimir nel Cremlino; Pokrov na Nerli (1165, Protezione di Maria sulla Nerlia); la catterale di S. Demetrio nel Cremlino (1193-97), fossero opera di una scuola architettonica attiva, all'epoca di Andrej Bogoljubskij o dei suoi successori. (forse anche già sotto suo nonno Vladimiro Monomaco). Il granduca Andrej Bogoljubskij non riuscì a ottenere dal patriarca Lukas Chrysoberges l'indipendenza della sua capitale dalla diocesi Rostov-Suzdal′ e la sua costituzione in vescovato autonomo. Nel 1299 il granduca di Suzdal′ convinse il metropolita di Kiev a trasferirsi in Vladimir.
Bibl.: D. Ainalov, Geschichte der russischen Monumentalkunst der vormoskovitischen Zeit, in R. Trautmann e M. Vasmer, Grundriss der slavischen Philologie und Kulturgeschichte, II, Berlino 1932.