VASIL'EV, Vladimir
Ballerino e coreografo, nato a Mosca il 18 aprile 1940. Studiò presso la scuola del Bol'šoj, della cui compagnia divenne in seguito uno dei massimi esponenti, partner prima della Ulanova, poi della moglie, E. Maximova. Riuscì a modificare il concetto di virtuosismo nella danza maschile dell'Unione Sovietica. Infatti le sue interpretazioni non sono mai basate sul puro fatto virtuosistico e formale, ma vissute e studiate intensamente, tanto da renderlo uno dei pochi danzatori dei nostri giorni capace di usare realmente ogni movimento a fini espressivi. Accanto a una tecnica raffinata e sicura, V. possiede una personalità sensibile e intelligente, che lo rende uno dei più credibili "Albrecht" (Giselle, 1964) dei nostri giorni. Brillante è la sua interpretazione del Don Chisciotte (1961) e altamente drammatiche le rievocazioni di personaggi storici del nuovo repertorio sovietico (Leili e Medshun, 1964; Spartakus, 1968; Ivan il Terribile, 1975). Come coreografo ha esordito con il suo prirno balletto, Icaro, nel 1971.
Bibl.: Y. Slonimsky, The Bolshoi Ballet, Mosca 1963; A. Illoupine, Vassiliev, in Les Saisons de la Danse, giugno 1970.